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Il TAR per la Lombardia fa chiarezza sui requisiti che devono avere gli Educatori professionali per esercitare la professione.
Nel mese di marzo avevamo pubblicato un approfondimento sulla questione degli Educatori Professionali con il titolo INTERROGAZIONE e RISPOSTA con CONSIDERAZIONI DI WALTER FOSSATI.
La questione concerne il doppio percorso formativo per ottenere il titolo del Educatore Professionale:
- Nella facoltà di scienze della formazione si consegue la laurea in Educatore Professionale (con vari indirizzi: extrascolastico; di comunità; et cet.) classe di laurea L19 ;
- Nella facoltà di medicina e chirurgia in collegamento con la facoltà di psicologia, sociologia e scienze dell'educazione si consegue la laurea di educatore professionale (classe di laurea SNT 2).
COMMENTI AL LIBRO BIANCO
ALLE PRESTAZIONI SOCIO-SANITARIE DOMICILIARI delle persone non autosufficienti
Alle organizzazioni e persone che collaborano alla Petizione popolare nazionale per il riconoscimento del diritto prioritario alle prestazioni socio-sanitarie domiciliari delle persone non autosufficienti
Notizie - n. 29 del 12 agosto 2014
Il Csa (Coordinamento sanità e assistenza fra i movimenti di base) ha lanciato la petizione on-line: “Per l’applicazione dei diritti vigenti delle persone con disabilità: contro la pericolosissima negazione dei Lea”. La Petizione, che Vi invitiamo a diffondere, si può sottoscrivere collegandosi al seguente collegamento: https://www.change.org/it/petizioni/parlamentari-della-camera-dei-deputati-per-l-applicazione-dei-diritti-vigenti-delle-personecon-disabilit%C3%A1-contro-la-pericolosissima-negazione-dei-lea
Il testo della Petizione è il seguente:
Leggi tutto: ALLE PRESTAZIONI SOCIO-SANITARIE DOMICILIARI delle persone non autosufficienti
Questo nuovo ISEE, osteggiato da più parti
Intervista a Massimiliano Gioncada di Fabio Ragaini
Comunicato Stampa - La bozza del Patto per la Salute discrimina i malati
Qui il testo completo del Comunicato Stampa
Le associazioni del Csa hanno scritto al Presidente della Repubblica e al Governo: «La bozza del Patto per la salute va contro le leggi in vigore. A tutti i malati, nessuno escluso, deve essere assicurato il diritto concreto, già oggi pienamente e immediatamente esigibile, alle cure sanitarie e socio-sanitarie domiciliari, semi-residenziali e residenziali».
Il documento è in contrasto con le leggi vigenti e i Livelli essenziali di assistenza. Subordinando le cure alla disponibilità di risorse, nega di fatto il diritto alle prestazioni socio-sanitarie agli anziani malati cronici, alle persone colpite da demenza senile, ai disabili, ai soggetti con problemi psichiatrici.
Le associazioni del Csa sono pronte a presentare ricorso contro il decreto di approvazione del Patto e richiedono che per tutti i malati, compresi quelli inguaribili, ma sempre curabili, i percorsi di cura siano garantiti nel rispetto delle norme vigenti e senza limiti di durata o di risorse.
DGR 740/2013
INTERVENTI A FAVORE DELLE PERSONE CON DISABILITA' GRAVE E PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI - MISURA B2 - Comune di Pavia
E’ arrivato Il Momento Di Farci Sentire, Di Scendere In Piazza E Rivendicare I Nostri Diritti!!
3 luglio 2014 Presidio in Piazza della Scala!
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