Comunicato stampa
Il presidente della Associazione Senza Limiti onlus, Fulvio Aurora, ci ha inviato il seguente comunicato (qui il testo)
Lombardia-Legge regionale n. 2-2012 - Il P.D.L. 66 ora è legge
Il testo completo disponibile qui
Il commento di Walter:
LEGGE REGIONALE 24 febbraio 2012, n. 2
Modifiche ed integrazioni alle leggi regionali 12 marzo 2008, n.3 (Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e sociosanitario) e 13 febbraio 2003, n. 1 (Riordino della disciplina delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza operanti in Lombardia).(ex PdL n. 0066)
Notizia ricevuta dall'Avv. Trebeschi
Un’altra bella pronuncia del Consiglio di Stato, particolarmente molto significativa perché resa da una delle Sezioni consultive, e sulla base di una relazione favorevole anche del Ministero del Welfare
Qui il testo della sentenza
Nuova sentenza conferma il diritto di recesso:
La Sentenza del Tribunale di Ferrara
Il Tar per il Veneto colpisce ancora.
Annullato il regolamento di Verona.
La retta per ricovero in RSA è pagata dal ricoverato nei limiti del proprio ISEE.
Il Comune, non i congiunti, paga l'integrazione.
Sentenza "lampo" del Tar per il Veneto
«L'integrazione non spetta alle famiglie ma ai Comuni»
È una sentenza che smonta il sistema che da sempre regola il delicato e complicato mondo dell'assitenza agli anziani. Di quelli non autosufficienti curati nelle case di riposo.
Interessante decreto del Giudice Tutelare del Tribunale di Varese
(scarica qui il decreto) - (scarica qui la sentenza)
Se il Comune è inottemperante alla sentenza del TAR e mantiene in vigore regolamenti annullati, l'amministratore di sostegno ha l'obbligo di promuovere azione giudiziale contro il Comune.
Lo dice il Giudice Tutelare del tribunale di Varese nel decreto del 20 dicembre 2011.
La questione riguarda l'inottemperanza del Comune di Castiglione di Olona alla sentenza 14 maggio 2010 n. 1482. Il Tar aveva annullato i regolamenti Comunali che nel caso di specie, per la determinazione del riparto tra amministrazione ed utente delle quote del servizio di C.D.D. non prevedevano la situazione economica del solo assistito - disabile grave- a prescindere dal valore dell'I.S.E.E. riferibile al nucleo familiare cui il disabile appartiene.
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