Appello al Papa per la tutela dei diritti e delle prestazioni sanitarie degli anziani malati cronici non autosufficienti
- Santo Padre Papa Francesco
- Sua eminenza Segretario di Stato Vaticano
- Loro eminenze ed eccellenze Vescovi delle Diocesi italiane della Chiesa cattolica
- Egr. Presidenti delle Caritas nazionale e diocesane italiane
- Egr. Presidente e Pontificia Commissione per le Attività del Settore sanitario delle persone giuridiche pubbliche della Chiesa
E p.c.
- Tutte le organizzazioni e le persone sottoscrittori dell’Appello al Papa
Oggetto: Appello al Papa per la tutela dei diritti e delle prestazioni sanitarie degli anziani malati cronici non autosufficienti
Sul numero 192 (ottobre-dicembre 2015) della rivista “Prospettive assistenziali”, voce del volontariato dei diritti, pubblicata ininterrottamente dal 1968, sono riportati gli allegati articoli “Appello a Papa Francesco per la tutela dei diritti e delle prestazioni sanitarie degli anziani malati cronici non autosufficienti”, “Non è carità promuovere la conoscenza e la difesa dei diritti socio-sanitari?” del prof. Claudio Ciancio e “Credere e non informare? Mancano da parte delle organizzazioni cattoliche iniziative d’informazione sui diritti esigibili degli anziani malati cronici non autosufficienti e sulla difesa delle loro indifferibili esigenze terapeutiche” del direttore di “Prospettive assistenziali”, Andrea Ciattaglia e del rappresentate del Csa – Coordinamento sanità e assistenza tra i movimenti di base, Francesco Santanera.
L’appello al Papa, sottoscritto da trenta associazioni, e gli altri contributi mettono in luce i vigenti diritti alle prestazioni sanitarie e socio-sanitarie degli anziani malati cronici non autosufficienti e delle persone colpite da demenza senile, alle quali molto spesso sono negate le cure cui hanno diritto in base alle leggi.
Molto spesso purtroppo i casi seguiti dalle associazioni di volontariato dimostrano che le organizzazioni cattoliche non informano i familiari e congiunti delle persone gravemente malate e non autosufficienti delle prestazioni cui hanno diritto (cure socio-sanitarie domiciliari, prestazioni semi residenziali nei centri diurni, ricoveri nelle Rsa – Residenze sanitarie assistenziali), rendendosi protagoniste di atti di omissione che determinano pesanti conseguenze (economiche e di qualità della vita) sui malati e sui loro famigliari.
Basterebbe il cambio di rotta delle sole strutture facenti capo alle direzioni diocesane delle Caritas delle Diocesi italiane per determinare un fondamentale cambiamento a favore dei diritti e delle prestazioni esigibili delle persone non autosufficienti. Per combattere l’incultura dello “scarto” denunciata più volte da Papa Francesco, occorre che sia affermata la cultura dei diritti e, nel caso dei malati non autosufficienti, della tutela della loro salute stabilita dall’articolo 32 della Costituzione, affermazione che in primo luogo si concretizza con la segnalazione delle leggi vigenti.
Restando in attesa di vostre iniziative al riguardo, delle quali vi chiediamo gentilmente di essere informati, in modo anche da poterle comunicare alle associazioni aderenti all’appello, porgiamo cordiali saluti.
Maria Grazia Breda, Andrea Ciattaglia, Francesco Santanera
Fondazione promozione sociale onlus